Valaris – Chapter 11-

Facendo seguito al post di qualche giorno fa, dove si avvertiva dei rischi connessi agli investimenti nel settore energy…ecco il caso Valaris.


Valaris, società con sede a Londra, fondata nel 2019 dalla fusione di Ensco Plc e Rowan Companies Plc., che possiamo definire la più grande proprietaria di piattaforme offshore al mondo per dimensioni della flotta, con le sue 16 navi da trivellazione, 12 semisommergibili, 54 jack-up e due unità adibite alle trivellazioni in acque profonde. Questa società, al pari delle sue rivali, la Noble Drilling e la Diamond Offshore, ha richiesto presso il Tribunale Fallimentare degli Stati uniti, per il distretto meridionale del Texas, l’attivazione del “Chapter 11”, una domanda di ristrutturazione finanziaria prevista dalla normativa USA, che consente alle aziende di continuare ad operare mentre ristrutturano il loro debito.



La Pacific Drilling SA, all’inizio di questo mese, ha detto che potrebbe tornare al tribunale fallimentare per la seconda volta in meno di tre anni, e la Transocean Ltd., il più grande proprietario al mondo di piattaforme petrolifere in acque profonde, ha detto che sta esplorando alternative strategiche.
L’industria offshore è in difficoltà da quando, nel 2016, il prezzo del petrolio è sceso a meno di 30 dollari al barile, dopo aver superato i 100 dollari a metà del 2014! Anche se attualmente le trivellazioni in acque profonde sono meno costose dell’epoca, richiedono ancora molto tempo per essere operative, rispetto ai pozzi di scisto a terra e, in genere, sono più costose, lasciandole in una posizione di svantaggio in questo periodo in cui, causa Covid, tutto il mercato del greggio è crollato

La Valaris è stata colpita dagli effetti combinati della pandemia globale COVID-19, del calo dei prezzi del petrolio e della diminuzione della domanda di servizi con il crollo delle tariffe delle piattaforme.
Tom Burke, Presidente e Amministratore Delegato di Valaris, ha dichiarato: “La sostanziale flessione del settore energetico, esacerbata dalla pandemia COVID-19, ci impone di fare questo passo per creare un’azienda più forte in grado di adattarsi alla prolungata contrazione del settore e di continuare a migliorare la nostra posizione man mano che le condizioni generali del mercato miglioreranno”.
Burke ha continuato: “Abbiamo fatto diversi passi per dimensionare e razionalizzare la nostra organizzazione, in linea con il nostro obiettivo di essere  leader nei costi di trivellazione offshore. Ora,intendiamo utilizzare questa ristrutturazione per creare una struttura finanziaria più forte per la società. Valaris continuerà a servire i nostri clienti ininterrottamente grazie a questo processo, offrendo operazioni sicure e affidabili, con la sua flotta di piattaforme di perforazione ad alta capacità.”.
Burke ha concluso: “Apprezziamo il continuo supporto di tutti i nostri investitori durante questo processo, in particolare dei nostri dipendenti che continuano a fornire un servizio eccellente ai nostri clienti in condizioni di mercato difficili, pur mantenendo i valori Valaris di integrità, sicurezza, eccellenza, rispetto, ingegnosità e gestione aziendale”.
A partire da maggio, l’azienda impiegava 5.800 persone in tutto il mondo.
Ad aprile ha annunciato che avrebbe tagliato fino a 330 posti di lavoro a seguito della crisi, ma non ha rivelato ulteriori tagli previsti.
Burke ha inoltre dichiarato di aver stipulato accordi con circa il 50% dei suoi creditori per sottoporsi “a una ristrutturazione finanziaria che ha lo scopo di ridurre sostanzialmente il suo carico di debito, sostenere la continuità delle operazioni durante l’attuale contesto di minore domanda e fornire una solida piattaforma finanziaria per trarre vantaggio dalla ripresa del mercato nel lungo termine”.
E’ comunque impaziente di lavorare con gli altri creditori e investitori che non hanno firmato gli accordi previsti dalla procedura “Chapter 11”.
I risultati del primo semestre, che si sono conclusi il 30 giugno, hanno mostrato perdite per 4,28 miliardi di dollari, al lordo delle imposte, con un debito totale a lungo termine di 6,6 miliardi di dollari.
Tuttavia, Valaris ha dichiarato di essere “fiducioso” di “operare  e di mantenere il normale svolgimento degli affari” avendo 675 milioni di dollari di liquidità.
“I nostri clienti non dovrebbero subire interruzioni dei servizi durante questo processo. I nostri contratti rimangono intatti e funzioneremo come al solito. Il processo di ristrutturazione non influirà sulle tariffe giornaliere”, ha detto Burke.


La IEA (International Energy Agency) ha ridotto la previsione della domanda di petrolio citando la riduzione dei viaggi aerei.

La IEA (International Energy Agency) ha tagliato le previsioni sulla domanda di petrolio per il 2020, avvertendo che la riduzione dei viaggi aerei dovuta alla pandemia di coronavirus, quest’anno, avrebbe fatto diminuire la domanda globale di petrolio di 8,1 milioni di bbl/d.

“La domanda di carburante per jet rimane la principale fonte di debolezza”, ha detto la IEA nel suo rapporto mensile.

“In aprile il numero di chilometri percorsi dall’aviazione è sceso di quasi l’80% rispetto all’anno scorso e a luglio il deficit era ancora del 67% … I settori dell’aviazione e del trasporto stradale, entrambi componenti essenziali del consumo di petrolio, continuano ad avere problemi”.

I danni alla domanda causati dai minori spostamenti transfrontalieri sono stati in qualche modo mitigati dalla ripresa dell’industria e dell’e-commerce che sostiene gli autotrasporti, ma la IEA prevede che il consumo di petrolio nel 2021 sarà ancora leggermente inferiore a quello del 2019.

I dati citati dalla IEA indicano che la mobilità in molte regioni ha raggiunto uno stato stazionario, ma è in aumento in Europa, anche se un aumento dei casi COVID-19 ha portato l’agenzia a ridurre le stime della domanda di benzina.

L’agenzia ha affermato che mentre l’offerta ha superato la domanda a giugno, l’incertezza sulla domanda futura, insieme all’aumento della produzione da parte dei principali produttori, è un segnale che il riequilibrio dei mercati petroliferi sarà “fragile”.

Mentre negli Stati Uniti, in Canada e in Brasile la produzione di petrolio si stava riprendendo mentre i produttori dell’OPEC e gli alleati come la Russia, un gruppo chiamato OPEC+, stavano allentando i tagli alla produzione.

            Alla luce di queste dichiarazioni della IEA gli investitori interessati ad operare nel settore energetico devono continuare ad osservare la massima prudenza.

               Un ulteriore aumento dei casi COVID-19 potrebbe ridurre fortemente la domanda di energia.               

Gli investitori sono avvertiti.

La settimana che verrà

Settimana impegnativa per gli operatori di borsa con una serie di annunci sugli utili aziendali e l’attesissimo rapporto sulla disoccupazione di aprile.

La stagione degli utili  è ufficialmente a metà strada e finora le aziende del comparto tecnologico hanno avuto i migliori risultati, superando le stime per una media 8,4%. Dato importante visto il peso che hanno sull’indice Sp500. Gli economisti prevedono una contrazione degli utili per il secondo trimestre pari ad un 35% a cui potrebbe far seguito una ripresa nel terzo e quarto.

Rapporto sui dati sulla disoccupazione di aprile

Venerdì prossimo il Dipartimento del Lavoro pubblicherà il rapporto sulla disoccupazione degli Stati uniti e sarà un dato al centro dell’attenzione perché darà modo di valutare l’impatto del Covid – 19.

L’aspettativa media è di una perdita di oltre 21 milioni di posti di lavoro, con la stima di un aumento del tasso di disoccupazione che potrebbe quadruplicare sui dati precedenti.

Un dato in controtendenza potrebbe essere rappresentato da un aumento dei salari medi, dato che potrebbe essere spiegato dalla circostanza che ad essere colpiti saranno soprattutto i posti di lavoro di basso livello salariale.

MEDICINE SPERIMENTALI COVID-19

Novartis (NVS) ha detto che procederà con una sperimentazione clinica di Fase III di idrossiclorochina in pazienti ospedalizzati con malattia COVID-19. La sperimentazione coinvolgerà circa 440 pazienti in più di una dozzina di siti negli Stati Uniti.  Ha poi aggiunto  ha detto che renderà disponibile la sua proprietà intellettuale dell’idrossiclorochina per supportare un ampio accesso se la medicina sarà approvata per il COVID-19.

NOVARTIS annuncia sperimentazione clinica COVID-19