Il termine “esuberanza irrazionale” deriva da alcune parole che Alan Greenspan, presidente della Federal Reserve di Washington, usò in un discorso dal titolo “The Challenge of Central Banking in a Democratic Society” davanti all‘American Enterprise Institute al Washington Hilton Hotel il 5 dicembre 1996.

In quattordici pagine di questo lungo discorso, che fu trasmesso in diretta su C-SPAN, egli pose una domanda retorica: “Ma come facciamo a sapere quando l’esuberanza irrazionale ha fatto salire indebitamente i valori degli asset, che poi diventano soggetti a contrazioni inaspettate e prolungate come è successo in Giappone nell’ultimo decennio?” aggiungendo che “Noi, come banchieri centrali, non dobbiamo preoccuparci di una bolla di asset finanziari che crolla fino a quando questa non minaccia di compromettere l’economia reale, la sua produzione, i posti di lavoro e la stabilità dei prezzi”.
Subito dopo aver detto questo, il mercato azionario di Tokyo, che era aperto mentre lui pronunciava questa frase, è sceso bruscamente, e ha chiuso in calo del 3%. Anche Hong Kong è scesa del 3%. A seguire sono scesi del 4% i mercati di Francoforte e Londra. Per ultimo il mercato azionario degli Stati Uniti è sceso del 2% già all’apertura degli scambi.
La forte reazione dei mercati alla domanda apparentemente innocua di Greenspan fu ampiamente notata e rese famoso il termine “esuberanza irrazionale”.
Greenspan avrà probabilmente imparato quanto qualcuno nella sua posizione debba attentamente pesare le parole!
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Il termine “esuberanza irrazionale” è diventato la citazione più famosa di Greenspan ed è ora spesso usata per descrivere uno stato di eccesso speculativo.
Ma chi ha usato per primo questa espressione? Alcuni la attribuiscono allo stesso Greenspan.
Nella sua autobiografia del 2007, The Age of Turbulence: Adventures in a New World”, Greenspan ha detto: “Il concetto di esuberanza irrazionale mi è venuto nella vasca da bagno una mattina mentre stavo scrivendo un discorso.“
Dobbiamo osservare che il termine “esuberanza” era già in uso per riferirsi all’eccesso speculativo del mercato. Già nel 1931, Frederick Louis Allen, nel suo best seller “Only Yesterday: An Informal History of the 1920’s”, descriveva “la profonda reazione psicologica dall’esuberanza del 1929”.
Il termine “esuberanza irrazionale” è conosciuta fino ai giorni nostri perché è l’esempio di quanto l’esposizione di nient’altro che un’espressione abbia potuto generare un crollo del mercato azionario mostrando all’attenzione generale la “potenza del discorso”. La frase sopravvive nella nostra lingua come qualcosa di più di una reliquia di un episodio minore del mercato azionario perché ha acquisito un significato che si riferisce alla mentalità che si verifica durante bolle le speculative, come quella degli anni ’90.
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