Cos’è il sistema SWIFT

In questi giorni si parla molto di escludere le banche Russe dal sistema SWIFT.

SWIFT Full Form - javatpoint

In questo articolo spiegheremo cos’è e perché la minaccia potrebbe essere più propagandistica che effettiva.

Gli Stati Uniti, l’Unione Europea, il Regno Unito e il Canada hanno dichiarato sabato scorso, in una dichiarazione congiunta, che avrebbero disconnesso le banche russe “selezionate” dal sistema SWIFT per punire la Russia, rea di avere invaso l’Ucraina.

Le potenze occidentali hanno affermato che questa disconnessione porterebbe un grave danno alle banche in quanto verrebbe ridotta la loro capacità di operare a livello globale.

Anche i giornalisti mainstream hanno rilanciato, amplificando, il programma pensato per punire la Russia, altri politici, invece, mettono in guardia dall’attuare questo passo, considerandolo un’arma a doppio taglio.

Ma prima di tutto conosciamo lo SWIFT.

 Questo è l’acronimo di Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, una rete globale per i pagamenti tra banche.

 È una specie di gigantesco sistema di messaggistica.

Circa 11.000 banche, in quasi tutti i Paesi del mondo, utilizzano il sistema SWIFT per facilitare i trasferimenti di denaro da un Paese ad un altro. Il sistema elabora circa 42 milioni di transazioni al giorno. SWIFT non sposta il denaro. Ciò che fa è consentire alle banche di scambiarsi istruzioni su come trasferire fondi oltre confine.

Il sistema SWIFT è gestito dal Belgio, sotto la direzione di due dozzine di banche centrali nazionali, tra cui la Federal Reserve statunitense e la Banca Centrale Europea. Il suo consiglio di amministrazione di 25 membri ha attualmente un rappresentante russo. Ma gli americani sono il Paese membro più influente.

Se la Russia venisse espulsa da questo circuito sarebbe quasi impossibile per i russi e le aziende russe effettuare transazioni con banche o società di altri Paesi.

L’ex ministro delle finanze Alexei Kudrin una volta ha stimato che la perdita dell’accesso a SWIFT da solo causerebbe una contrazione del PIL russo del 5%. Fondamentalmente, la perdita dell’accesso SWIFT potrebbe complicare la capacità della Russia ad accettare i pagamenti per le spedizioni di gas naturale in Europa.

Aleksej Kudrin - Wikipedia
Alexei Kudrin

Praticamente da un giorno all’altro, il Cremlino perderebbe il suo più grande consumatore di gas ma, dall’altra parte, gli europei perderebbero la loro più grande fonte di importazione di energia.

La domanda è: Vladimir Putin ha un’alternativa? Sì, più o meno. La Russia ha un proprio sistema di pagamenti elettronici finanziari chiamato SFPS. Il problema è che l’SFPS non è sviluppato come lo SWIFT.

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Vladimir Putin

La disconnessione di un intero paese da SWIFT è considerata una delle peggiori sanzioni economiche.

Ma anche un’azione limitata solo ad alcune banche può avere un grande impatto. Qualsiasi banca disconnessa da SWIFT avrà difficoltà a inviare denaro ad altri istituti finanziari e i suoi clienti avranno difficoltà a condurre la propria attività.

Comunque una mossa così drammatica danneggerebbe anche l’Occidente, per il semplice fatto che si interromperebbero le spedizioni di petrolio, gas e metalli.

Come ha anche affermato di recente Nikolai Zhuravlev: “Se la Russia viene disconnessa da SWIFT, non riceveremo valuta [straniera], ma gli acquirenti, in primo luogo i paesi europei, non riceveranno le nostre merci: petrolio, gas, metalli e altri componenti importanti.

Questo aiuta a spiegare perché l’Occidente si sta muovendo per scollegare solo alcune banche.

A seconda di quante e quali banche saranno prese di mira si determinerà in definitiva l’impatto economico delle sanzioni, sia per la Russia che per i Paesi con cui opera, Italia in primis.

Ora dobbiamo porci la domanda fondamentale: “cui prodest”,  chi trae un vantaggio da questa situazione? Chi ne subirà le peggiori conseguenze? La Russia certamente non subirà passivamente ma predisporrà delle contromisure.

Ne parleremo in un prossimo articolo stay tuned