Breve corso introduttivo sui grafici a candele giapponesi. Seconda parte

Il grafico a candela si compone di due parti, il corpo e le ombre.

Il corpo è costituito dall’intervallo tra l’apertura e la chiusura del periodo.

Se la chiusura è inferiore all’apertura il corpo è nero, comunque in genere di colore scuro, invece sarà  bianco, o di colore chiaro, se la chiusura è superiore all’apertura.

Le linee sottili sopra e sotto il corpo reale sono chiamate ombre.

Il picco dell’ombra superiore è il massimo della sessione mentre il fondo dell’ombra inferiore è il minimo della sessione.

Notiamo che le linee del grafico a candele utilizzano gli stessi dati di un grafico a barre (apertura, massimo, minimo e chiusura). Quindi, tutte le tecniche di grafici occidentali possono essere integrate con l’analisi dei grafici a candele.

Usare i grafici a candele

Un vantaggio dei grafici a candele sta nel fatto che la dimensione e il colore del corpo reale possono inviare importanti informazioni.

Per esempio:

– un lungo corpo bianco mostra visivamente che  il sentimento di mercato è rialzista.

– un lungo reale nero indica, viceversa che i ribassisti hanno il controllo.

– un corpo piccolo, sia esso bianco o nero, indica un momento di indecisione.

Potremmo avere anche delle candele senza corpo, chiamate doji. Di fatto sono candele in cui il prezzo di apertura coincide con il prezzo chiusura e quindi non hanno nessun corpo.

Mentre il corpo è spesso considerato il segmento più importante della candela, potremmo avere anche informazioni importanti dalla lunghezza e dalla posizione delle ombre.

Per esempio, un’alta ombra superiore mostra che il mercato ha rifiutato prezzi più alti, mentre una lunga ombra inferiore caratterizza un mercato che ha testato e rifiutato prezzi più bassi.

Introduzione ai grafici: Come leggere i grafici di borsa

Diventare esperti e avere confidenza con i grafici finanziari, sia che si riferiscano ad azioni, obbligazioni, futures o altro, è un aspetto fondamentale per diventare un buon trader. Interpretare un grafico azionario sta al trading come la lettura delle orme di una preda sta al cacciatore.

Parleremo in particolare di grafici inerenti il mercato azionario, ma il discorso non cambia se ci riferiamo ad altri mercati.

Un grafico azionario può fornire una ricchezza di informazioni, purché si sappia e si capisca cosa si sta guardando. La conoscenza di base del grafico, magari in abbinamento ad altri indicatori, può migliorare le abilità di trading.

Che cos’è un grafico azionario

Un grafico azionario è una rappresentazione del prezzo delle azioni in un determinato periodo di tempo. Lo studio dei grafici è formalmente definito analisi tecnica.

Per quanto riguarda l’analisi tecnica troverete altre risorse qui oppure qui.

I grafici azionari mostrano fondamentalmente la storia del titolo e i livelli dei prezzi ai quali è stato scambiato nel tempo. A seconda dell’intervallo di tempo che si sta visualizzando, possiamo avere grafici con un time frame che va dal minuto al mese.

E’ possibile vedere i grafici gratuitamente da diverse risorse web. Eccone alcune:

www.google.com/finance

finance.yahoo.com

http://www.stockcharts.com

Come leggere i grafici azionari

Per il nostro esempio useremo il grafico GOOG Alphabet. Quando si guarda per la prima volta un grafico noteremo 3 aree chiave:

1. Scala temporale (asse X)

2. Scala dei prezzi (asse Y)

3. Volume

Scala temporale (asse X):

La scala temporale, o l’asse “X”, è rappresentata nella linea orizzontale del grafico ed è la parte del grafico che si riferisce all’intervallo di tempo che si sta guardando.

L’intervallo di tempo nel grafico che stiamo analizzando è impostato ad un 1 anno. L’intervallo di tempo può essere facilmente regolato per un periodo di tempo più breve o più lungo. I time frame utilizzati più di frequente variano dal minuto al giorno, alla settimana e altro periodo. Le diverse regolazioni di intervallo temporale daranno una prospettiva diversa sul titolo.

Scala dei prezzi (asse Y):

La scala dei prezzi, o l’asse “Y”, è rappresentata nella linea verticale, sul lato destro del grafico.

Dal grafico azionario GOOG di cui sopra possiamo vedere che il titolo è stato scambiato in una fascia di prezzo tra i 1.000-1.700 dollari nell’ultimo anno.

Volume

Per i traders, il volume è un altro aspetto importante da controllare. Il volume di un’azione rappresenta il  numero di azioni che sono state negoziate entro un determinato periodo di tempo e si raffigura con un istogramma, o grafico a barre.

Tipi di grafico:

Una volta acquisita familiarità con le aree chiave di base di un grafico azionario, esaminiamo i 3 tipi di grafico di base maggiormente utilizzati.

Ci sono molteplici tipologie di grafici utilizzati dai traders.

In questo post ne esamineremo tre:

grafico a linee

grafico a barre

grafico a candela

Grafico a linee

Un grafico a linee è il grafico più semplice. Viene utilizzato principalmente dai traders per ottenere informazioni di base sul prezzo delle azioni. Il grafico a linee rappresenta solo i prezzi di chiusura in un determinato periodo di tempo ed è formato da una linea che collega un prezzo di chiusura all’altro, nell’intervallo considerato.

I grafici a linee non forniscono informazioni visive sull’andamento che il prezzo ha avuto durante il periodo in esame. Tuttavia, il prezzo di chiusura è spesso considerato il prezzo più importante nei dati azionari, rispetto al minimo e massimo di giornata, e questo è il motivo per cui è l’unico valore utilizzato nei grafici a linee.

Grafico a barre

Un grafico a barre, chiamato anche grafico OHLC, include quattro punti di prezzo per un determinato periodo di tempo: apertura, massimo, minimo e chiusura. Di seguito è riportato un esempio:

Il prezzo di apertura è mostrato sul lato sinistro della barra. La parte superiore della linea verticale indica il prezzo più alto scambiato dal titolo durante l’intervallo di tempo impostato. La parte inferiore rappresenta il prezzo più basso. E infine, il prezzo di chiusura viene visualizzato sul lato destro della barra.

Il grafico a barre offre maggiori informazioni rispetto al più semplice grafico a linea. Ad esempio riusciamo a vedere se l’apertura è superiore o inferiore al  prezzo di chiusura, l’entità dell’estensione del prezzo e così via dicendo…

Grafici a candela

I grafici a candela sono diventati molto popolari tra i traders ed attualmente, per quanto posso riportare dalla mia esperienza didattica, sono la tipologia di grafico maggiormente utilizzato.

Un grafico a candela è simile a un grafico a barre, ma è diverso nel modo in cui è costruito. Anch’esso ci dà indicazioni dell’apertura, del massimo, minimo e chiusura ma la sua rappresentazione grafica a candela è costituito da un corpo e due appendici che ricordano appunto la forma di una candela.

Ecco una illustrazione dove sono rappresentate due “candele” che mostrano, la prima a sinistra un prezzo di chiusura superiore a quello di apertura, mentre l’altra mostra la situazione contraria:

Un’altra caratteristica del grafico a candela  è che utilizza il colore per spiegare ciò che è successo durante il periodo di trading analizzato. Nella figura sopra, infatti, vediamo la candela rialzista di colore verde e la candela ribassista di colore rosso. Questo conferisce, sicuramente, un maggior impatto visivo.

Vista l’importanza di quest’ultima tipologia di grafico, ad essa saranno dedicati degli articoli specifici.