Le opzioni – ottime opportunità (per chi le sa usare!)

Utilizzare le opzioni nel trading giornaliero può sembrare un’attività molto complessa e al di fuori della portata per la maggior parte dei traders, ma se ne comprendiamo il funzionamento potranno rivelarsi uno strumento di cui sarà difficile fare a meno.

Nei nostri portafogli, in genere, abbiamo diverse classi di assets. Ad esempio azioni, obbligazioni, ETF, valute; le opzioni sono un’altra classe di queste attività e, se utilizzate correttamente, offrono diversi vantaggi rispetto ad altri strumenti.

Alcuni concetti base:

Le opzioni sono  un contratto che dà all’acquirente il diritto (sia chiaro: non l’obbligo!) di acquistare (nel caso di una call) o vendere (nel caso di una put) l’attività sottostante ad un prezzo specifico ad  una data determinata oppure entro una certa data.

Le possiamo utilizzare sia al fine di speculare oppure come gestione del rischio.

Le opzioni sono efficaci per cogliere diversi obiettivi come, ad esempio, generare un extra reddito dalle azioni detenute, ma non dobbiamo dimenticare che la loro efficacia è legata ad un grado di rischiosità tale da azzerare il capitale investito. A conferma di quanto affermato i brokers stessi richiedono ai propri clienti una  specifica sottoscrizione sulla conoscenza del grado di rischio a cui si espongono.

Opzioni come derivati

Le opzioni appartengono al più ampio gruppo di titoli noti come “derivati”. Si chiamano così  perché il loro valore “deriva” da quello di un altro asset, che può riferirsi ad  azioni, futures , swap e altro.

Opzioni Call e Put

Un’opzione Call dà al titolare il diritto di acquistare un’azione e un’opzione put dà al titolare il diritto di vendere un’azione.

Con le opzioni abbiamo quattro possibilità:

Acquistare o vendere opzioni Call

Acquistare o vendere opzioni Put

Le persone che acquistano opzioni sono chiamate “holders” mentre coloro che le vendono sono chiamati “writers”.

Gli holders di opzioni callput  non hanno  obblighi ai successivi di acquisto o vendita. Hanno acquistato la facoltà di scegliere.

All’opposto, call e put writers hanno l’obbligo di comprare o vendere se l’holder esercita il suo diritto/facoltà.

Perché utilizzare le opzioni

Speculazione

La speculazione è una scommessa sulla direzione dei prezzi futuri. Uno speculatore potrebbe pensare che il prezzo di un titolo aumenti, sulla base delle sue analisi fondamentali o analisi tecniche, alle quali abbiamo già accennato e che potrete trovare ai link indicati.

Uno speculatore potrebbe decidere di acquistare un titolo oppure acquistare un’opzione call sul titolo stesso.

La scelta potrebbe essere interessante poiché il costo dell’opzione è una frazione del costo del titolo stesso.

Hedging

Le opzioni sono state ideate per scopi di copertura delle posizioni. Possiamo definirle una sorta di “mini polizza assicurativa”, detta, appunto, hedging.

Funzionamento delle opzioni

Nella valorizzazione dei contratti di opzione, si deve tener conto delle probabilità di futuri andamenti del prezzo del titolo collegato. Più è probabile che si verifichi l’evento atteso, più costosa sarà l’opzione che trae profitto da quell’evento. Ad esempio, un valore di call sale man mano che il titolo sottostante sale.

Più ci si avvicina alla data di scadenza del titolo, meno valore avrà un’opzione legata a quel titolo. Questo perché le possibilità di un movimento dei prezzi nel titolo sottostante diminuiscono man mano che ci avviciniamo alla scadenza. Se si acquista un’opzione “out of the money” con scadenza ad un mese, e il titolo non si muove nella direzione auspicata, questa perderà valore ogni giorno che passa. Dal momento che il tempo è un componente del prezzo di un’opzione, un’opzione con scadenza a un mese avrà meno valore di un’opzione con scadenza maggiore, a parità di altri fattori. In pratica il trascorrere del tempo produce un decadimento del valore dell’opzione.

La volatilità del titolo è anch’essa un componente del prezzo di un’opzione. Maggiori oscillazioni di prezzo aumenteranno le probabilità che si verifichi un evento. Pertanto, maggiore è la volatilità, maggiore è il prezzo dell’opzione-

Di solito nelle borse statunitensi si usa  un contratto di stock option, cioè  è la possibilità di acquistare o vendere in blocco lotti di 100 azioni; quindi si rende  necessario moltiplicare il premio di contratto per 100 al fine di ottenere l’importo totale che si dovrà spendere per acquistare, ad esempio, una call.

Tipi di opzioni

Opzioni americane ed europee

Le opzioni americane possono essere esercitate in qualsiasi momento tra la data di acquisto e la data di scadenza. Le opzioni europee, viceversa, possono essere esercitate solo alla loro data di scadenza. La distinzione tra opzioni americane ed europee non ha nulla a che fare con la geografia, ma solo con il diritto di esercizio.

Vi sono poi altri tipi di opzioni che però esulano da una trattazione introduttiva come questa.

Opzioni Scadenza & Liquidità

Le opzioni possono anche essere suddivise in categorie in base alla durata. Le opzioni a breve termine sono quelle che scadono generalmente entro un anno. Le opzioni a lungo termine, con scadenze superiori a un anno, sono classificate come titoli a lungo termine o LEAP.

Piccolo glossario dei termini

Volume esprime  il numero di contratti di una particolare opzione che sono stati negoziati durante l’ultima sessione.

Il prezzo “bid” è il prezzo al quale il “mercato” desidera acquistare una particolare opzione.

Il prezzo “ask” è il prezzo al quale il  “mercato” desidera per vendere una particolare opzione.

L’Implied Bid Volatility  può essere pensata come la futura incertezza della direzione e della velocità dei prezzi. Questo valore viene calcolato da un modello di prezzo delle opzioni, come il modello Black-Scholes, e rappresenta il livello di volatilità futura prevista in base al prezzo corrente dell’opzione.

L’Open Interest indica il numero totale di contratti di una particolare opzione che sono stati aperti durante la sua durata. Gli open interest ovviamente diminuiscono con la  chiusura delle operazioni aperte.

Il Delta può essere considerato come una probabilità. Ad esempio, un’opzione a 20 delta significa che gli viene attribuita il 20% di probabilità di scadere in-the-money. Delta misura anche la sensibilità dell’opzione alle variazioni immediate dei prezzi del sottostante.

Gamma è la velocità in cui l’opzione si muove in o out-of-the-money. Gamma può anche essere considerato come le variazioni del delta.

Vega è un Greek value che indica l’importo in base al quale il prezzo dell’opzione dovrebbe cambiare in base a un cambiamento di un punto nella volatilità implicita.

Theta è il Greek value  indica quanto valore un’opzione perderà con il passaggio  di un giorno.

Strike price  è il prezzo al quale l’acquirente dell’opzione può acquistare o vendere il sottostante se sceglie di esercitare l’opzione.

Combinando le possibilità esposte sopra possiamo ottenere diverse strategie, ad esempio, Long su Call e Put,Spread, Butterflies. Di queste e altre strategie tratteremo in seguito.

Conclusione

Le opzioni non sono difficili da capire una volta che si afferrano i concetti di base e possono fornire opportunità se utilizzate correttamente ma, nel contempo, se utilizzate in modo non corretto, possono essere estremamente dannose.