Oggi il prezzo dei future sul greggio WTI è sceso di quasi il 6% arrivando a circa $ 97 al barile, rompendo il livello di $ 100. Questo a seguito dei colloqui di cessate il fuoco in corso tra Russia e Ucraina e i timori di un rallentamento della domanda da parte della Cina a seguito di nuovi lockdown.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che i negoziati con la Russia continueranno e che sta cercando di porre fine alla guerra “con una pace equa“.
Nel frattempo la Cina sta affrontando una recrudescenza del Covid.
Il capo dell’AIE (Agenzia Internazionale dell’Energia) Fatih Birol ha esortato i paesi produttori di petrolio ad aumentare la produzione per stabilizzare i mercati.
La scorsa settimana il prezzo del petrolio aveva toccato un massimo da 14 anni, ben $ 130,5 al barile, prima di invertire drasticamente la direzione ed arrivare ora sotto quota 100$, come vediamo dal grafico.

E nel frattempo il prezzo della benzina? Siamo oltre 2.2 euro litro, nell’ignavia di un governo inadatto a gestire i problemi e nemico degli interessi italiani!
